domenica 17 novembre 2013

Contro il biocidio, la camorra, la politica e l'imprenditoria connivente, i roghi e i rifiuti tossici. Migliaia di persone protestano sotto la pioggia.


Napoli, 16 novembre 2013.

post di 16Nov_Tutti in piazza a Napoli_Stop Biocidio.

Siamo un #fiumeinpiena, lo siamo stati e lo saremo.

  • Orta di Atella - Caivano - 4 ottobre 2013
  • Macerata Campania - 26 ottobre 2013
  • Caserta - 9 novembre 2013 
  • Napoli - 16 novembre 2013

Queste sono solo alcune delle manifestazioni degli ultimi mesi, quelle a cui ho partecipato io e che posso in prima persona raccontare.

Partendo dai paesini, dalla provincia dimenticata, si è arrivati prima alla città di Caserta e poi al capoluogo, a Napoli. Caserta mi ha davvero sorpreso: eravamo tanti, in un percorso breve, ma posso dire in vita mia di non aver mai visto tanta gente protestare nel piccolo centro della città.

E' un segnale forte. E' segno che solo ripartendo dai nostri territori si può pensare di cambiare qualcosa. Verso un obiettivo comune e tramite una progettualità variegata, unendo tante forze diverse.

Quello che vedo è un insieme di tante voci differenti unite verso uno scopo, al di là di quali siano stati gli ideali e pensieri politici, e questa cosa non mi spaventa ma mi rinfranca. Non è qualunquismo, non è rinunciare a se stessi, è consapevolezza che le diversità di vedute non siano necessariamente un problema quando la causa che ti porta a protestare è così grave e condivisa.

In questo contesto le associazioni sono fondamentali per denunciare e proporre partendo dai propri territori. La manifestazione di ieri ha visto migliaia di persone sfilare, ma non è solo questo.
Sono arrivate delle proposte, dei punti programmatici, non idee soltanto ma fatti concreti da poter attuare. Ora le Istituzioni devono ascoltare, capire, e provare a rispondere al nostro grido di aiuto.

Dire "se ne devono andare" non basta, forse non serve. Devono cambiare, devono ripulirsi, bisogna capire quali siano le falle di questo sistema e ripararle. Bisogna fare giustizia, è necessario che chi ha sbagliato paghi. E non è vendetta, è necessità di fermare chi può ancora inquinare, devastare, mortificare un territorio uccidendo le persone che ci vivono senza remore alcuna.

E noi dovremmo essere sempre lì a cercare di capire, a informarci, a commentare, a denunciare, a controllare. Questo il mio modesto auspicio.

Qui tutte le proposte di cui si è parlato ieri alla fine del corteo a Piazza Pebliscito:

PIATTAFORMA #FIUMEINPIENA 16NOV.


Luisa Ferrara