martedì 22 gennaio 2013

Il legame tra Cosentino e i colletti bianchi della camorra casalese.



Ho smesso di chiedermi da un pezzo, come mai un essere come Cosentino Nicola, sia in politica.

Perché sia in Parlamento e come ci sia arrivato, è fin troppo chiaro, agli occhi di tutti, di tutti quelli che vogliono vedere.

Secondo l'accusa Nicola Cosentino è un camorrista, un interno, non solo un tramite con la camorra casalese.

E' stato condannato, non in "via definitiva", ma ci sono prove schiaccianti contro di lui (come foto e intercettazioni).

Non è stato condannato in via definitiva, solo perché è stato salvato dal Parlamento, quando la Camera ha votato contro il suo arresto.

Perché i miei concittadini campani continuano a votarlo, a sostenerlo, ad applaudirlo?

Non mi è chiaro.

Forse a questa specie di gente, piace che la nostra terra sia inquinata da rifiuti tossici, che la criminalità governi, che i colletti bianchi siano sempre più corrotti. Che l'ingiustizia regni sovrana.

Ma a molti campani non va giù. E non sono solo indignati, ma anche arrabbiati.

E' arrivato il momento di dimostrare che non siamo succubi di questa brutta gente, e che abbiamo la forza di reagire. Ringraziando Dio c'è stato dato il voto, usiamolo con cervello.

Cacciamo le palle.

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