lunedì 24 settembre 2012

Reddito di sopravvivenza.

Da un articolo del Fatto Quotidiano ho scoperto che negli altri Paesi Europei, nostri amici, esiste un reddito di cittadinanza, che io chiamerei di "sopravvivenza", per gli inoccupati e disoccupati (ma anche studenti, artisti... ma questo è troppo oh!). 


In Belgio è chiamato Minimax, ed è un diritto individuale che garantisce un reddito minimo a chi non dispone di risorse sufficienti per vivere.
In Lussemburgo è chiamato Revenue Minimum Guaranti ed è un riconoscimento individuale “fino al raggiungimento di una migliore condizione personale”.
In Austria c’è la Sozialhilfe, un reddito minimo garantito che viene aggiunto al sostegno per il cibo, il riscaldamento, l’elettricità e l’affitto per la casa.
In Scandinavia c’è lo Stønad til livsopphold , letteralmente reddito di esistenza, erogato a titolo individuale a chiunque senza condizione di età.
In Olanda ce ne sono due tipi. Il primo è il Beinstand, un diritto individuale e si accompagna al sostegno all’affitto, ai trasporti per gli studenti, all’accesso alla cultura.
Il secondo è il Wik, un reddito destinato agli artisti per “permettergli di avere tempo di fare arte”. (Vien voglia di trasferisi immediatamente!) 
In Germania c’ è l’ Arbeitslosengeld II 
In Gran Bretagna, c’è l’ Income Based Jobseeker’s Allowance è una rendita individuale illimitata nel tempo, rilasciata a titolo individuale a partire dai 18 anni di età a tutti coloro i cui risparmi non siano sufficienti per un dignitoso tenore di vita. Viene inoltre garantita la copertura dell’affitto (Housing benefit). In Francia vi è il Revenu de solidarité active (RSA).

Adesso, o gli altri Paesi sono tutti comunisti e noi non lo sapevamo, oppure in Italia esiste un serio problema di civiltà, inserimento sociale, mobilità tra classi, sopravvivenza, crisi del welfare.
Cosa ne pensate?
Si può togliere ai ricchissimi per dare ai poveri, o semplicemente a tutti quelli che non trovando un lavoro, poveri rischiano di diventarci?


1 commento:

  1. Non si deve togliere ai ricchi per dare ai poveri.
    Si deve dare a tutti, secondo una misura equitativa, così come accade in natura.
    In natura, non c'è ricchezza superiore ai bisogni dell'essere vivente che vive del suo bagaglio naturale.
    L'attuale reddito di sopravvivenza, è il definitivo colpo di grazia per togliere dignità ed espressione al grido dell'uomo. Ti lascio sopravvivere, affinché il filo di ossigeno che ti consento di respirare, non ti consenta di farti correre, così che io possa sempre vincere.
    Allora, il mio reddito di cittadinanza, non stabilirebbe soltanto un minimo garantito a tutti (per vivere e non per sopravvivere), ma prevederebbe un limite massimo, atto a garantire il limite minimo a tutti.
    10000 euro al mese? ottimo! ma tu sai che più di 10000 euro al mese non le prendi, se non sei bravo, ma bravo davvero.
    Quanti soldi si risparmierebbero per consentire a chi è abbastanza umile da decidere di vivere, senza esagerare?
    Non si toglierebbe a nessuno, non si regalerebbe a nessuno: semplicemente, non si sprecherebbe nel togliere e nel dare.

    RispondiElimina