sabato 4 febbraio 2012

Vandali VS Beni Culturali

Da "Il caffè" del 3 Febbraio 2012.


Santa Maria Capua Vetere è in fermento. Città antica e storica, talvolta dimenticata, ospita l’Anfiteatro Campano, gran vanto per la città stessa e i paesi limitrofi, qualche volta abbandonato, altre addirittura “aggredito”. Nella notte tra il 23 e il 24 gennaio, “ignoti vandali” hanno danneggiato alcune delle tombe sannitiche del IV secolo a.C. presenti all'interno dell'Anfiteatro Campano. Immediata è stata la reazione di parte della cittadinanza. In particolare, gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia, si sono organizzati per protestare sin dal primo momento, mostrando indignazione, dispiacere e incredulità.

Facebook ha fatto da ponte: è nato l’evento “DifendiAMO il passato - L’Università in campo a tutela dei Beni Culturali”, per comunicare a tutti l’avvenimento e la volontà di non restare con le mani in mano, ma di denunciare lo scempio, l’atto ignobile e criminoso, e con il rinnovato desiderio di difendere la propria città e la propria storia, chiedendo spiegazioni alle autorità di competenza.
Dalla pagina Facebook "Ciò che vedo in città - SMCV"


Online c’è rabbia e trepidazione: l’evento fondato da Fabio Carbone, uno studente di Lettere, ha lo scopo di coinvolgere quanta più gente possibile per la manifestazione prevista per sabato mattina alle 11 che si terrà nella piazza antistante l’Anfiteatro. Interverranno professori universitari e archeologi, ma anche il Sindaco della città. Ecco che ci si chiede: è giusto che la politica faccia la predica ai cittadini? Non sarebbe stato meglio, se prima, prima di tale scempio, fossero state prese precauzioni per proteggere questo bene culturale che dà lustro alla città?
Nel gruppo Facebook “Ciò che vedo in città SMCV” Ernesto fa giustamente notare: “Sarebbe il caso di costituire un soggetto per interloquire con gli enti pubblici e tutelare il nostro patrimonio archeologico-culturale-storico. Non si possono accettare più esternazioni ipocrite, politichesi e ....., da rappresentanti delle istituzioni, quando non hanno fatto niente e adesso rinsaviscono per fare gli indignati della situazione.” Lucio risponde con molta ironia: dite al sindaco di montare qualche telecamera h24, invece di mettere solo due piste di bocce per qualche pugno di voti…”.
Nel frattempo ci si organizza per il 4, si spera che il tempo sia clemente, si cercano generatori di corrente e microfoni, si spera che la cittadinanza accorra unita, e Donato aggiunge: “Amici, cosa ne dite se sabato 4/02/2012 alle 11:00 partecipiamo al corteo indetto dall'università con le BICI???”.
Possibile che la città sia davvero stanca dei palazzi, del cemento e dell’incuria? Possibile che vi sia una parte dei cittadini che vorrebbe riappropriarsi degli spazi vitali, delle strade e delle piazze? Probabilmente c’è una parte della cittadinanza che ha ben presente il senso della parola “civile”, che vorrebbe ci fosse una maggiore sensibilizzazione rispetto ai valori della cultura e della legalità, della cura del posto in cui viviamo, e del messaggio storico che i monumenti portano in sé.
Biasimare i vandali, e poi scovarli e punirli, sarebbe ottimale, ma sono importanti anche le responsabilità di chi non ha agito in tempo.
Se le Istituzioni non danno l’esempio e non fanno il loro dovere, come pensano di formare la cittadinanza e le giovani generazioni? Le chiacchiere non sono mai servite, i valori si veicolano con i fatti, attraverso le azioni, concretamente, ogni giorno.

Luisa Ferrara 

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