sabato 10 dicembre 2011

Periferia, camorra, lacrime e sangue.

Da "Il Caffè" di venerdì 9 dicembre 2011.
Qualche volta noi che viviamo molto vicini a Caserta centro, o nell'arco di pochi kilometri dal Palazzo Reale, dimentichiamo, o forse preferiamo non ricordare che, l'agro-aversano, e quindi anche Casal di Principe, fan parte di Caserta, ne sono una porzione importante. Inutile fare gli snob, i "migliori", gli onesti a prescindere, la periferia ci appartiene più di quanto si creda. Ho fatto caso, qualche giorno fa, a una considerazione interessante in un video dell'organizzazione/associazione "Cogito Ergo Sud", in cui il fantastico attore Massimo Andrei, spiega in uno dei suoi monologhi l'importanza delle periferie: "Le periferie dei centri abitati, sono come le periferie del nostro corpo, se si trascurano si possono determinare problemi anche ad altre parti del centro, del corpo (...) non pensare solo al cuore o al cervello, curati anche dei piedi, ad esempio... queste parti periferiche possono avere anche la loro bellezza, ma soprattutto sono importanti per tutta la struttura." Il consiglio di "lavarsi i piedi" per la propria igiene personale, ma soprattutto per il bene di tutti, fa scattare la risata, ma offre anche uno "spuntino di riflessione", come dice lo slogan di questo esperimento video (http://www.youtube.com/user/CogitoErgoSUD). Forse sarebbe il caso di cominciare a "lavare bene i piedi", altro che panni sporchi che “si lavano in famiglia”.

Nicola Cosentino, coordinatore Pdl per la Regione Campania, di Casal di Principe, è stato iscritto nel registro degli indagati. Nel maxi-blitz contro i casalesi, 60 persone sono state arrestate e i giudici hanno chiesto l'arresto anche per Cosentino, indagato assieme al Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro (finemente descritto da Vincenzo de Luca, Sindaco di Salerno, come “Giggin a purpett”, per gli amici, lo “sterminatore di congiuntivi”). Già una volta il Parlamento ha salvato Cosentino dall'arresto, ai tempi di Berlusconi, con voto in scrutinio segreto. Chissà stavolta come andrà a finire. Ci si chiede soltanto perché Caserta non sia riuscita a scegliersi rappresentanti migliori per la Campania, e abbia preferito una persona così vicina ai clan e ai boss della camorra organizzata. Sulla pagina Facebook di Cosentino i fan sembrano urlare allo scandalo mentre l'accusato parla di infamie e calunnie. Sono però da anni ormai noti i suoi rapporti con la famiglia Schiavone, oltre alla parentela acquisita con la famiglia Russo e con la famiglia Diana. E secondo i Pm, egli sarebbe proprio il referente nazionale dei casalesi.
foto da Oggi.it


Nel frattempo, è stata approvata la manovra Monti. Un monte di tasse e imposte, gente disperata dinanzi ai 40 anni di servizio necessari d’ora in poi per ottenere il pensionamento senza decurtazioni. E' forse questo che angoscia di più, perché forse le tasse ce le si aspettava. Andare in pensione così tardi, anche oltre i 65 anni, è però una brutta batosta. La gente a 65 è stanca, e sarebbe opportuno  lasciar posto ai figli e ai nipoti degli ultrasessantenni. Sembra un discorso banale, ma c'era un patto, un patto che lo Stato non sta rispettando, e c'è delusione e rammarico. Lacrime e sangue, forse. Amarezza, sicuramente. La Chiesa non paga, gli "scudati" pagano troppo poco, per l'evasione sembrano insufficienti i provvedimenti. Mentre invece il Governo tecnico ha deciso che le pensioni per il 2012 non verranno adeguate al costo della vita, neppure quelle minime. Ok le tasse, ma tartassare così tutti, anche i poveracci, è davvero una risposta intelligente alla crisi? Che la ministra Fornero pianga in conferenza stampa, mentre annuncia i sacrifici a cui dovranno sottostare gli Italiani, poco importa al popolo arrabbiato di Facebook: “A lei le lacrime, a noi il sangue”. Questa la conclusione.


Luisa Ferrara 
  

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